
Il Comitato Elettrotecnico Italiano definisce questa norma che va ad indicare i criteri di efficienza energetica per “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua”. Ha tale scopo questo ente stabilisce anche quali sono i controlli a cui vengono sottoposti impianti, ditte costruttrici e organi accreditati, organizzando verifiche periodiche, stabilendo criteri di certificazione e mettendo in campo strumenti di divulgazione e formazione per gli addetti ai lavori.
La nuova Norma CEI 64-8 introduce criteri e dotazioni minimi facendo riferimento a tre livelli di prestazioni.
Il primo livello individua la dotazione minima perchè l’impianto elettrico possa considerarsi conforme alla norma. Tale livello prevede un numero minimo di punti-prese e punti-luce in funzione della metratura o della tipologia del locale di installazione e un numero minimo di circuiti in funzione della metratura dell’appartamento.
Il secondo livello include al livello 1, un aumento delle dotazioni e dei componenti e l’aggiunta di servizi ausiliari quali il videocitofono e l’anti-intrusione.
Il terzo livello, rispetto ai livelli 1 e 2, contempla un ulteriore aumento delle dotazioni e l’introduzione della domotica.
Tutto ciò ha diversi obbiettivi, quali la sicurezza, risparmio energetico, facilità d'uso, sfruttabile, innovazione, valorizzazione dell'immobile.
LIVELLO 1
In questo livello vengono definiti anche i parametri da rispettare per il posizionamento dei punti presa. Di regola, una presa va sempre messa nei pressi della porta di accesso al locale. Per quanto concerne gli altri punti presa vanno distribuiti uniformemente lungo le pareti, naturalmente non disturbando il posizionamento della mobilia. Vi sono poi delle specifiche previste per le due stanze a maggior rischio della casa, il bagno e la cucina.
In bagno si andranno a posizionare almeno due punti presa e due punti luce, tenendo presente che, per questioni di comodità relative all’uso di dispositivi come rasoi elettrici e phon, un punto presa del tipo schuko, si andrà a mettere nei pressi dello specchio e l’altro vicino alla lavatrice, comprendente anche una o più prese.
Discorso simile vale anche per la cucina, dove il numero minimo di punti presa è fissato a due.
Inoltre, il livello 1 individua come obbligatorio in bagno e in cucina, il posizionamento di un interruttore all’ingresso della stanza. Per gli altri interruttori elettrici invece c’è libertà di disporli come si preferisce, rispettando comunque i requisiti richiesti per quanto riguarda l'altezza minima da terra e la distanza dalle fonti d’acqua.
Nella stanza d’ingresso e nei corridoi sono previsti almeno un punto luce e un punto presa. Lo stesso vale per aree verdi esterne, terrazze o balconi la cui superficie supera i 10 metri quadrati. In questo caso inoltre bisognerà installare apparecchiatura provvista di certificazione IP per garantire sicurezza anche al contatto con umidità e liquidi.
A livello base infine la legge dice che per ciascuna presa telefonica o presa TV ci sia una specifica scatola dedicata con almeno un punto presa – nel caso della tv il punto presa deve contenere almeno sei prese, vista la recente proliferazione di apparecchi connessi allo schermo.
LIVELLO 2
Questo livello richiede lo stesso numero di punti luce e punti presa del livello 1, con l’aggiunta però di un sistema di controllo dei carichi che sia in grado di scollegarne alcuni in caso di superamento di determinate soglie, senza tuttavia staccare l’intero impianto.
LIVELLO 3
Aquesto punto le disposizioni previste sono quelle del livello 2, con l’aggiunta della domotica, della capacità di gestire attraverso l’impianto elettrico almeno quattro delle seguenti funzionalità: controllo dei carichi; gestione della temperatura; impianto di sorveglianza antintrusione; impianto hi-fi diffuso; automazione di serrande; sistema rilevazione fumi e/o gas; remote control via mobile.